chi siamo

Annamaria, visionaria

Era il "lontano 1996".

Scrittura, serate di lettura, eventi.

Movimento di giovani artisti milanesi
per offrire l'opportunità di farsi conoscere
a poeti, pittori, attori, fotografi
sul sito, nei teatri, sulla rivista Arteria.

VOGLIAMO ESISTERE L'ARTE.



"MANIFESTO TEORICO"
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questo movimento culturale fa proprio schifo.


Perché se da una parte sbraita verdetti e concetti come se il passato fosse merda, dall'altra è pronto ad OSPITARE idealisti e nichilisti, missini e pidiessini, sante mistiche e pornoattori, con insaziabile coprofagia.
L'UOMO "è una stella di carne, fulgida e perversa! Arti gli esplodono come aculei di astri infuocati, crocchio di viscere che strizza energia dalla materia ebete per trasformarla in coscienza; il cervello, nella torre del cranio, urla questa coscienza inventando Dei, ridendo di piacere, implorando amore.

Ma si può essere assertori ed eclettici? Smargiassi e postriboleschi? Un manifesto da vomito, questo, ma spudoratamente chi scrive ti rimbecca: amico mio, se vuoi difendere le tue convinzioni, le tue stronzate o bellissimi sogni, condannaci, sputacchiaci,

offendici ma SCRIVICI ADDOSSO.

Ecco, perché vedi, noi non siamo propriamente un movimento: siamo dei tizi, un sacco di tizi, una valanga di tizi, un pullulame di tizi che da tizi si potrebbero trasformare in persone, in amiche, in compagni; orbene: tutto questo bailamme di riviste, di tizi, di incontri e di parole, per brevità lo si denominerebbe MOVIMENTO, (movimento giustamente schifido) che è un semplice, dolce sogno: il sogno di sognare non più soli.


E poiché il GODERE è l'ardere della vita, divino ciò che fa godere e vivo colui che gode (ma chi l'ha detto, poi?) si vuole dar vita a un movimento di arte e di PENSIERO, perché il pensiero quando viene astratto dalla materia e avulso dalla vita, scazza.
Mentre l'ARTE è ogni diletto dei sensi che ricalchi il dentro nel fuori; piacevole comunicazione tra due interni, se non comunica, non è arte; se non piace, non è arte. E' arte nell'istante in cui piace e dice, piace e dice dentro all'autore o al fruitore, magari cose diverse per entrambi: relazioni simboliche tra fenomeni e Dei, Serenità del classico, casuale del frattale, orgiastico del pop.

Ma allora ecco l'inizio della VITA! Lentamente spogliare l'anima davanti allo specchio della coscienza, scoprirsi deboli, superbi ed incoerenti ma sapersi intersecati dal proprio stesso sguardo come un laser che si agita per sgusciar più in alto della soggettività, etc etc, ferirsi di passione etc etc. Ok, siamo dei pirla, ma PIRLAPARLANTI

(siamo dei pì, siamo dei pà siamo dei piripipiripipà.)


Anche TU, ora, sei.
Acceca le misteriose notti con il bianco fulmine della consapevolezza!