Torino, 13 luglio 04
...dopo un anno di scuola di danza contemporanea, fatto di studio di passi, sequenze, prese, improvvisazioni
sincrone e asincrone...
ecco Annamaria, puntuale, al saggio di fine anno..
..noi siamo andati a vederla... in prima fila, tra il pubblico, per vedere i progressi artistici e danzerini... tutto per noi entra nel percorso teatrale e viene messo a servizio dei progetti comuni... Nulla di preoccupante, questo è solo un saggio.... ..e che saggio! Quasi uno spettacolo... c'è almeno tre volte tanto il pubblico previsto. ![]() ..quando arriva il suo turno.. ecco fanciulle gialle, rosse, verdi, arancio, fucsia, che si muovono nello spazio come palline lanciate dalla mano di un bimbo contro il pavimento. ...rimbalzano da tutte le parti ripetutamente, talvolta un paio incontrano, per un attimo, e poi proseguono nella direzione opposta... ..una grossa palla rossa (vera) attraversa la stanza.. chi la incontra ci gioca, ci rotola, ci inciampa, diventa palla... Poi sacchettini immaginari cadono dall'alto sulle mani delle ballerine che timidamente giocano con il pubblico mimando... ...ma in un angolo, mentre le altre del gruppo si ritrovano puntualmente a cerchio per iniziare una sequenza nuova, Annamaria manifesta i primi sintomi di un deragliamento artistico... si attarda con il pubblico giocando... come... come... qualcuno già visto nelle strade e nelle piazze... ...rientra nei ranghi, accelera il passo e smorfieggia come se l'avesse fatto apposta ad attardarsi... come fosse scritto nella coreografia della danza.... ..sospiro di sollievo della maestra, Paola Colonna....che si passa una mano fra i capelli... ..altri passi e sequenze fino a che i sacchettini d'acqua si materializzano.. ogni ballerina improvvisa una danza, tenendone in mano uno vero... ...ma l'improvvisazione è improvvisazione, slancio improvviso, un moto dell'anima che parte senzavviso... ![]() in preda a un raptus, salta, corre, smorfieggia col sua sacchettino pieno d'acqua... ...ride, corre e saltella... siamo al finale e si accende.... Appende il sacchettino a un filo invisibile che pende dal soffitto, come prescritto... si attrezza di uno spillo affilato, ma non aspetta nessuno... si avventa sul suo sacchettino, per prima.... lo infilza ripetutamente, riempiendolo di buchi... zampilli... Za! Za! E Za! Ancora buchi e zampilli... Sotto, lei balla, si dimena e si attorciglia... tira fuori la lingua, beve... Le compagne accelerano, appendono i sacchettini, preoccupate delle reazioni della maestra e del pubblico... ..sorridono e si trattengono, ma il giullare impazzito è contagioso... in un attimo inizia un gioco di sacchettini infilzati.... timidamente o con energia... e zampilli e ballerine ansimanti sotto la pioggia... ![]() si capisce dalla battuta della maestra, dopo l'applauso del pubblico... specifica sorridendo che dovevano essere timide goccioline sotto cui andarsi delicatamente a sedere.... Ma è stato bello! Più bello... spiazzante... Non so ancora dire se saltimbanchi si nasce o si diventa... di sicuro, avanti di questo passo, saltimbanchi si muore! Solo una domanda: ma che ci fa un giullare nel corpo di ballo? |