"Ci sono parole, sostantivi, che diventano improponibili in alcuni periodi storici.
Segnali chiari di argomenti sensibili, suscettibili,
infiammanti le code di paglia..."Parlare di femminile oggi, senza essere tacciati di femminismo e contemporaneamente rimanendo slegati dalla distinzione uomo-donna è impresa quasi impossibile. Il femminile è collettivamente, culturalmente, rinchiuso in categorie, etichette, termini che sono il risultato del potere della cultura maschile separante.
La donna-oggetto, nelle sue sfumature antiche e contemporanee, è uno dei prodotti più emblematici di questa cultura.
Dalla caccia alle streghe alla legge sulla fecondazione assistita, passando dal pensiero di Simone de Beauvoir e Kate Millet, rivisitando il pensiero di Freud ancora dominante, attingendo dai pregiudizi datati storicamente, dalla cultura popolare tradizionale, dal linguaggio di strada e da quello mediatico, ma anche accennando a testimonianze e studi medici sulle differenze di genere, per dare voce a quel femminile così temuto, allontanato, separato dalla cultura perchè slegato dalle distinzioni tra uomo e donna, che si manifesta come molteplicità, energia che sovverte gerarchie e ruoli mettendo tutto allo stesso piano.
Donne e uomini.
Chi governa e chi no.
Lo spettacolo è il risultato di un percorso di documentazione, di studio, di elaborazioni e confronti a cui è seguita la scrittura del testo della sceneggiatura, dove ogni parola, ogni pausa di punteggiatura, ha un valore comunicativo ed evocativo.
La formula è quella del teatro civile, già patrimonio genetico dell'associazione.
Come aedi e rapsodi della Grecia antica, trovatori delle corti medioevali o maschere della Commedia dell'Arte: artisti girovaghi, detentori della memoria popolare, spesso vati scomodi del destino di un'epoca, divulgatori di notizie, saggi e insieme cinici opinionisti sull'uomo e i suoi valori, viaggiano di città in città, ognuno nel proprio tempo e nella propria storia di cittadini, varcando ogni confine parlando una lingua comprensibile a tutti, quella dell'espressione artistica.
Diversi attori si aggirano, narrando fatti, storie, pensieri, accompagnandoli a gesti, musica, come fossero anime di un unico personaggio, un unico protagonista.
Il femminile.