Donne che corrono senza lupi

stagione 2013-2018


capitolo: Donne destabilizzanti

Storie quotidiane e situazioni ironiche, attraverso due archetipi gustosi.
Baubò, dea dell'oscenità e della risata, narratrice di storie licenziose ed esilaranti. Che ci permette di riscoprire la sessualità della gioia, sacra perchè salutare, sensuale perchè risveglia le emozioni, sessuale perchè provoca ondate di piacere.
Ecate, dea dalla triplice natura, giovane adulta e vecchia allo stesso tempo, che ha potere vitale su tutti gli elementi. Guardiana del cancello tra la vita e la morte, ci parla della nostra capacità di cambiare.

Entrambe legate ai misteri eleusini e al culto della Dea Madre, hanno lasciato il posto lungo i secoli a pallide discendenti che poco o nulla conservano della dea originaria.
Da archetipi si trasformano in stereotipi, celebrati da musica, riviste e televisione.
Al femminile è vietato ridere e far ridere: la donna può tuttalpiù sorridere e compiacere l'ironia maschile.
Se sghignazza, se ironizza su temi tabù come il sesso, se ride di gusto senza ritegno, diventa volgare.

Le donne fanno sempre più fatica ad autodeterminarsi.
Alienate, marginali, private del loro potere.
Di quel potere creativo che viene da dentro, nasce dal nostro sangue, dalle nostre vite, dal desiderio appassionato per la carne dell'altro.

La risata e un pizzico di magia come ingredienti per tornare ad essere determinanti, per recuperare la Dea che è in ciascuno di noi.
Ironia, immaginazione, coraggio, capacità di scegliere, volontà di agire e di amare.
Sfidando canoni e tabù che ci etichettano esseri disdicevoli e sovversivi.
Ribaltando le vecchie categorie, buttando in aria le separazioni confortevoli, imparando a riconoscere le connessioni complesse.
Per non cedere all'alienazione e al monocromo del nostro tempo.
Anche se siamo feriti, possiamo guarire.
Anche se ognuno di noi può essere distrutto, dentro tutti noi c'è il potere del rinnovamento.