stagione 2024Oggi non è l'8 marzo.
Eppure si può parlare di femminile lo stesso.
Lo si può mettere in scena, lo si può recitare, leggere, cantare.
Stravolgendo luoghi comuni, smontando morali e celebrazioni, dando voce ad anime atipiche e poco inclini alle convenzioni sociali.
A quel femminile stanco di gabbie che alberga, più o meno consapevole, dentro ognuna di noi.
Ironiche o timide, sfacciate o introverse, egocentrate o altruiste, figure femminili diverse si avvicendano sul palco.
Vincenti o perdenti, ma addomesticate mai.
Men che meno l'8 marzo.