


stagione 2013-2015Dai, giocatela!
Scommetti, rischia, sfida il destino!
Non aspettare che si risolvano i casini
Metti a rischio quelle poche friabili certezze
che tanto non valgono quasi più nulla.
Una giovane donna coscienziosa ma esasperata, uno strambo croupier di origini tzigane e la sua esuberante assistente intorno ad un tavolo da gioco.
Il reale della crisi, il surreale del destino, la magia dei dadi e delle fiches si mescolano in un crescendo di lustrini e sorprese, di emozioni cangianti che spostano le prospettive di un orizzonte sempre meno definito.
E se il futuro di una volta non c'è più,
perché non inventarsene uno nuovo?
Un destino à la carte, che cambia in base a ciò che le carte decidono.
Oppure a ciò che decidiamo noi.
Chi gioca per bisogno, perde per necessità.
(Proverbio popolare)
Gioco d'azzardo.
Passatempo il cui piacere consiste
in parte nella coscienza dei propri vantaggi,
ma soprattutto nello spettacolo delle perdite altrui.
(Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo)
E perché il gioco sarebbe peggiore di un qualsiasi altro mezzo di far denaro,
per esempio, magari del commercio?
(Fedor Dostoevskij, Il giocatore, 1866)

Il futuro è sempre meno rassicurante, questa crisi rende tutti più perdenti. Prede delle preoccupazioni economiche, di ritmi di lavoro alienanti o della mancanza di lavoro, incastrati nell'assenza di prospettive e certezze. I passatempi altrettanto alienanti che ci scegliamo non risolvono il senso di angoscia. Ci si sente soli, obbligati a stare alle regole di un gioco più grande di noi.
Tanto vale giocarsela! Scommettere su soluzioni rapide e indolori, che ci facciano uscire in fretta da questa palude. Delegare sperando sia affidabile. Non abbiamo molto da perdere... E se gratta e vinci e slot machine hanno più distribuzione del pane ci sarà pure una ragione!
Una surreale partita col destino, fatta di tappe, in un crescendo che da divertimento e gioco conduce a disperazione e irresponsabilità. Una scorciatoia accattivante e seducente, lastricata di lustrini e paiettes.
Ma c'è sempre un conto da pagare. Rien ne va plus, les jeux sont faits.
È possibile rovesciare il tavolo? Buttare per aria le regole? Giocarsela al contrario?
Probabilmente siamo predestinati, oppressi e schiavi per malasorte. La crisi è un aguzzino ed è impossibile sfuggirgli. Chi nasce mediocre muore mediocre, fifone.
O forse esiste una strada diversa.
Seminare un po' di bellezza negli angoli più grigi e monotoni dell'anima. Far dipendere la felicità direttamente da ciò che facciamo, dalle relazioni che ci scegliamo, da come costruiamo le fondamenta del nostro futuro.
Forse...