


stagione 2012-2013Dall'opera di Bertold Brecht, una parabola drammaticamente attuale, di grande impatto civile.
Un testo dal ritmo vorticoso, brillante, illuminato da intensi squarci poetici.
Un'ambientazione fiabesca, nella quale però si manifestano eventi e conflitti etico-sociali che assomigliano in modo impressionante alla nostra realtà, scossa dalle trasformazioni causate dalla crisi economica mondiale.
Il tema universale del rapporto tra Morale e Società, tra il Bene e il Male nella concretezza della Storia.
In una società dove egoismo e competitività sono valori assoluti, dove televisione e mass media si adoperano con tutti i mezzi per dividere ed isolare, dove non basta più essere buoni per cambiare le cose, l'uomo contemporaneo si trova a confrontarsi con alcuni grandi interrogativi morali.
È possibile cambiare questo stato di cose? Lo si può fare anche se si è soli? Si può lottare contro l'ingiustizia rimanendo buoni? O occorre indossare la maschera della cattiveria per bandire una volta per tutte la cattiveria dal mondo?
Nessuna risposta precofenzionata, nessuna facile soluzione.
Bontà e cattiveria, bianco e nero, si mischiano e si confondono scomponendo le poche certezze rimaste, destrutturando retoriche classificazioni. Non c'è un nemico contro cui scagliarsi, nell'opera di Brecht, nè un capro espiatorio per i mali del mondo.
Un'unica certezza: il destino, così come il finale di una storia, è nelle mani degli uomini, non fuori dagli uomini, e non solo nelle mani degli uomini buoni.
L'uomo solo, diviso tra bene e male, sarà sempre inerme e schiacciato, destinato a vedere le ingiustizie della vita come se esistessero solo nel piccolo schermo della televisione.
Occorre un mondo in cui sia possibile essere se stessi, esserlo pienamente, con gli altri e non contro di loro.
Occorre intervenire, con urgenza, per dare un finale migliore alla nostra storia.
"Bontà significa distruzione di coloro
che impediscono la bontà"
(B. Brecht)

Possibile che il mondo sia ridotto tanto male?
Che gli uomini si sfruttino l'un l'altro,
e decadenza e miseria regnino sovrane?
I comandamenti degli Dèi parlano chiaro...
Ci deve pur essere qualcuno che li segue!
Ma i comandamenti non servono quando la pancia è vuota...
Come si può essere buoni se tutto è così caro?
Deve cambiare l'uomo? o il mondo va rifatto?
Ci vogliono altri dei? o nessun dio affatto?
Una telenovela d'altri tempi.
Di tempi passati e di tempi futuribili.
In una regione logorata dalla crisi economica, in un futuro verosimile di privatizzazioni e solitudine competitiva, la prostituta ShenTe, ricevuto un dono inaspettato, si adopera per costruire una vita migliore per sè e per chi le sta intorno.
Ma nel suo essere buona si scontra con gli altrui egoismi, con le continue macchinazioni di chi tenta di approfittare della sua generosità o del suo amore per sottrarsi alla miseria.
Per scansare la disfatta completa, la donna sarà costretta a far emergere la parte nera della sua anima, quella cattiveria e quell'egoismo che le sembrano indispensabili a ristabilire l'ordine, ma in cui fatica a riconoscersi ed identificarsi.
Anima buona e anima cattiva non riescono ad integrarsi nella personalità di ShenTe e la conducono, in un crescendo di equivoci, macchinazioni e travestimenti, ad una scissione lacerante. Neppure il cinismo più spietato pare essere sufficiente, da solo, a migliorare le cose.