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Aedi e Rapsodi

Nella Grecia arcaica Aedi e Rapsodi, artisti ed educatori al tempo stesso, hanno il compito, attraverso la comunicazione poetica e musicale, di trasmettere e conservare le regole del costume e della organizzazione politica e sociale.

Il poeta è un Aedo, cioè un cantore girovago che compone e recita brani poetici, spesso ripresi da racconti tradizionali e da lui elaborati.
Oppure è un Rapsodo, cioè un poeta che canta brani già noti. Si tratta di una professione che sembra quasi di natura divina, tanto da venire spesso accostata a quella dell'indovino.
Sia questo che il poeta sono spesso ciechi perchè accomunati dalla capacità sovrumana di guardare oltre, laddove l'uomo da solo non può vedere.

Il poeta è maestro di verità, una verità dettata dalle Muse e che il poeta si incarica di trasmettere come sapienza e come precetto.
Dal poeta dipende la memoria del passato, il senso di identità di una casta o di un gruppo sociale, la sua legittimazione attraverso la rievocazione di un passato mitico.
Il poeta è altresì in possesso di un'abilità professionale che gli permette di organizzare il racconto con un sapiente dosaggio di versi e ritmi della parola, accompagnandoli con accordi musicali e movenze del corpo.

Il poeta fa tutto questo mentre "diletta cantando", mentre provoca piacere in chi lo ascolta, lo coinvolge emotivamente nel racconto, portandolo a gioire o a soffrire, evocando.